Siamo giunti all’ultimo giorno; ci siamo organizzati una bella giornatina… partiamo di buon mattino per la visita del sito di Ercolano.
Prima di partire, decidiamo per una colazione dalla pasticceria Granato a porta Nolana. Due sfogliatelle frolle, che sono, la fine del mondo! calde e piene di ricotta: 1.50Euro le frolle e 1.10Euro il caffè.
Come arrivare a Ercolano
Come detto siamo a porta Nolana, da dove siamo partiti per Pompei, ricordate? Entriamo nella stazione della circumvesuviana e chiediamo in biglietteria due corse a/r per Ercolano al costo di 2.60Euro a viaggio. Tempo di percorrenza 20 minuti circa.
Una volta arrivati a Ercolano, usciamo dalla stazione e prendiamo via 4 Novembre, che seguiremo fino agli scavi di Ercolano. Noterete che la via è ricca di bar, ristoranti e supermercati, il pranzo non sarà un problema.
Costi e tempo di visita
Non è necessaria la prenotazione, si entra subito in biglietteria, ed il costo per singolo adulto è di 13Euro. Il tempo di visita è di circa 3 Ore.
Iniziamo
Prima di passare i tornelli sono presenti i QR code per scaricare la mappa digitale, Ercolano comunque è molto semplice da girare, piccolina rispetto a Pompei ma ugualmente affascinante.
All’ingresso possiamo visitare un paio di piccoli musei: il primo con una vera e propria imbarcazione in legno, ritrovata nei depositi alle spalle di dove un tempo c’era il mare. Il secondo, ricchissimo di oggettistica è molto curato ve lo consiglio.
Una volta usciti dai musei, dirigetevi al ponte: pochi metri e verrete catapultati indietro di 2000 anni. Quello che più di tutto, mi ha affascinato di Ercolano (tolto che la trovo decisamente più godibile per il minor afflusso di gente e le dimensioni del sito inferiori rispetto a Pompei) è sicuramente la conservazione della cittadina: troveremo infatti i resti ben visibili di alcuni tetti, con legno ancora integro, un letto, affreschi, mosaici e non per ultime le terme che sono una vera chicca. i Soffitti ancora integri sono da bocca aperta, sono perfettamente mantenuti sono anche gli spogliatoi sia maschili che femminili e i mosaici, pazzesche.














Rientriamo a Napoli
Scesi a porta Nolana, torniamo da Granato e ci accaparriamo due pastiere da portare alle nostre famiglie, tra due giorni è pasqua e le pasticcerie ne sfornano a chili. Purtroppo non conosco il prezzo al chilo, con quella da 18 Euro ci abbiamo mangiato in 5, ad ogni modo chiedendo nel corso della settimana i prezzi si aggiravano attorno ai 22E/Kg.
Ci dirigiamo quindi verso via Toledo, il peggior crimine è andare via da Napoli senza aver assaggiato il fiocco di neve di Poppella. Ci mettiamo in coda, 50 persone davanti, 15minuti e ci servono. Di forma sferica è possibile sceglierlo con ripieno classico, al pistacchio o al cioccolato. Molto goloso questo dolcetto di pan di spagna morbidissimo e ripieno di crema di latte e ricotta, buonissimo.
Rientrando, prendiamo un paio di pensierini per amici e famiglia a Spaccanapoli in via dei Librai 119 da D’amore Ciro, negozietto con ceramiche artigianali e prezzi molto concorrenziali, consigliato.






Ultima pizza
La gola è brutta da mettere a tacere, torniamo da Gino e Totó Sorbillo di via dei Tribunali la nostra pizza preferita (al momento) per chiudere al meglio questa settimana. Una semplice Margherita, e un Margherita provola e pepe per 22Euro. Soddisfatti possiamo (non a cuor leggero) salutare Napoli.
È sicuramente un arrivederci…
Domani mattina, 7.30 ci aspetta l’intercity per Genova, ciao Napoli, ciao Vesuvio.